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Romanzo di fantascienza parecchio atipico in cui la
protagonista, la scienziata Sandra Foster, cerca di scoprire la causa
scatenante delle mode. Messa così la trama può sembrare debole, se non addirittura
insulsa, ma così non è: con quest’opera
Connie Willis dipinge un ritratto piuttosto realistico della nostra società dei
consumi e dell’apparire (il romanzo è del 1996 ma sembra scritto oggi) e in generale di come le mode –intese
soprattutto come comportamenti di massa, ampliando tantissimo il discorso-
abbiano sballottato e ancora sballottino l’umanità qua e là.
Seguiamo lo svolgersi degli eventi dalla disincantata
prospettiva di Sandra, prospettiva pungolata da un ambiente di lavoro il cui
capo (soprannominato da tutti Grancapo) costringe i suoi impiegati a vari riti aziendali
volti all’aumento della produttività e, soprattutto, dalla nemesi di Sandra e di
tutti i poveri ricercatori dell’HyTek, la boriosa, scansafatiche e sempre alla
moda Flip (la chiamano così) teoricamente lì per aiutare gli scienziati, ma
fonte soltanto di stress e di entropia.
Ed è proprio un pasticcio di Flip a causare l'incontro di Sandra con il dottor Bennett O'Reilly, studioso della teoria del Caos apparentemente immune alle mode...
Agli eventi raccontati dall’ottica di Sandra vengono
alternate delle breve descrizioni di mode passate, spaziando da quelle più
ovvie tipo il Tamagotchi a quelle come le Maratone di Ballo e le Parrucche a
Diorama e ad altre ancor più strane e improbabili, tanto per palesare ancor di
più l’impredicibilità di una moda e della sua durata.
Curiosamente, nel romanzo non viene citata nemmeno di striscio la teoria dei memi, ma visto che Sandra si occupa delle origini delle mode da un punto di vista statistico, è comprensibile.
Perchè leggerlo:
Nello stesso romanzo trovate dialoghi brillanti, satira sociale, curiosità sulla moda e
curiosità scientifiche (è incredibile la quantità di scoperte dovute al caso),
ed anche una commedia romantica niente affatto sdolcinata, non mi sembra poco.
Dove trovarlo:
Essendo stato pubblicato in Italia nel lontano 1999, ormai solo nelle bancarelle o al limite su Ebay dove, nel momento in cui scrivo sono disponibili quattro copie o ancora, lo potete trovare in inglese qui.
Mi piace l'imput sociologico per iniziare la storia.
RispondiEliminaDavvero interessante
recupero!
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