Lo scienziato sapeva tutto. Capiva tutto. Aveva formulato una teoria che descriveva l’Universo a livello macro e micro. Sarebbe diventato famoso. Non gli importava. Si sentiva svuotato, senza più scopo. Senza quesiti a cui rispondere eccetto uno, in quell’Universo freddo e deterministico.
Che rumore fa un sogno infranto?
“Pronto!”: il Verticalismo di Spugna
7 ore fa


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