Eccoci tutti qui riuniti, zii, zie, nonni, nipoti, cugini di vari gradi, che gioia, che gaudio! Quel tal zio che non vedo dall’età di due anni, che gioia indescrivibile mi attanaglia il cuore! E che simpatica coltre di fumo c’è nell’aria, adorabili parenti tabagisti! Che commozione il momento dello scambio dei doni, con simbolici regali da duecento Euro! E i discorsi impegnati, immigrati di merda, Governo ladro, il mio telefonino ha la suoneria di Baywatch, quanta erudizione in questo magico Natale! E a rappresentare questo lieto evento, un modesto alberello di due metri o poco più, carico di festoni, palline multicolori e tante, tante luci! Fuochi d’artificio dalla presa multipla a terra, fiammelle vivaci dal minimalista alberello, le luci in sala si spengono e si odono gridi di gioia, allegri spintoni, tonfi fragorosi. La stanza è illuminata come da un caminetto, con quella tipica atmosfera calda ed intima, e l’alberello adesso arde completamente. Mi strattonano per un braccio, il parente mi dice che dobbiamo andarcene in fretta, e io penso che peccato, una così bella festa, ma mi consolo con il pensiero che se il Natale è riuscito così bene, l’Ultimo dell’Anno sarà davvero indimenticabile!
bianco è il colore del danno
33 minuti fa
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