Il vecchietto si alza dal letto, fa la doccia, si lava i denti, guarda triste la foto della moglie defunta pochi mesi prima. Inspira profondamente, non vuole più piangere. Non fa colazione, si veste per uscire. Esce dalla sua misera abitazione, con le pareti dalla vernice semiscrostata quasi completamente spoglie e con i pochi mobili usurati dal tempo. È contento, perché è riuscito a risparmiare abbastanza per fare alla nipotina di quattro anni il regalo che gli ha chiesto. Data la sua misera pensione, ha dovuto fare economia, risparmiare sul cibo, ma non gli è pesato, tutto per vederla felice. Va nel negozio di giocattoli e acquista il gioco, è sorridente, il commesso lo vede malfermo sulle gambe, quasi perdere l’equilibrio, gli chiede se sta bene. “Benissimo”, fa il vecchino, ancora sorridente, il ragazzo non sembra convinto, “Lei è un bravo ragazzo” commenta il vecchio, lo saluta e se ne va. Torna a casa, posa il regalo incartato e infiocchettato con un bel nastro rosso sul tavolo tarlato. Va in bagno, poi guarda un’oretta la t.v. , poi va di nuovo in bagno. Pranza con un panino al prosciutto, il pane è vecchio di due giorni e il prosciutto ha un odore un po’ strano. Guarda ancora la t.v., va in bagno un altro paio di volte. Sono le cinque di pomeriggio, si alza, spegne il televisore e con atteggiamento reverenziale si avvicina alla parete dove sono appese le medaglie che si è guadagnato nell’esercito, le pulisce con l’alcol finché non brillano,come nuove, con la piccola svastica in rilievo che riluce.
otasune
52 minuti fa
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